Nata grazie ai Frentani come scalo commerciale e principale fonte economica del territorio. Molto importante anche per i romani, che capiscono quanto sia strategica la posizione di Ortona e infatti potenziano il porto.
Si susseguono poi Goti, Bizantini e Longobardi, fino ad arrivare ai Normanni periodo in cui la città è vittima di un incendio nel XI secolo.
Dopo un nuovo splendore in epoca sveva, il Capitano di ventura Giacomo Caldora nel 1425 riceve in feudo la città del re Carlo III d’Angiò e costruisce la cinta muraria, Mura Caldoriane, la Torre Baglioni (oggi Torre della Loggia) e una fortificazione dove oggi si trova il Castello Aragonese.
Alfonso D’Aragona, tra il 1450 ed il 1470, lo costruisce così come lo vediamo oggi.
La città passa poi nelle mani di Margherita D’Austria nel 1582, che acquista Ortona per 54.000 ducati. L’intento è di renderlo un abitato moderno ed economicamente florido, commissiona quindi la costruzione del Palazzo Farnese.
Durante il secondo conflitto mondiale Ortona è sulla Linea Gustav. Sul finire del dicembre 1943, è scenario della battaglia di Ortona, uno dei periodi più tristi dalla sua costruzione: viene ribattezzata la Stalingrado d’Italia e insignita poi della Medaglia d’Oro al Valor Civile.