Castello Aragonese
Il Castello Aragonese fu costruito nel 1452 dalla famiglia aragonese sopra una struttura precedente del XIII secolo di epoca angioina, appartenente alla famiglia Caldora. Tale fortezza fu realizzata tramite regio decreto a spese dell’allora provincia Apruzzo Citeriore. A seguito di varie scorrerie dei veneziani nel porto di Ortona, gli aragonesi vollero potenziare le difese costruendo questo castello.
A titolo storico, sono molti i riferimenti cartografici del XVI e del XVII secolo che riportano il castello aragonese tra le varie fortificazioni presenti sulla costa adriatica. Interessante è anche il riferimento del XV secolo a questa fortificazione ritrovato tra la cartografia ottomana, nel Libro della Marina di Ahmet Muhiddin Piri, ammiraglio dell’Impero Ottomano.
Il castello aragonese si staglia suggestivo sull’azzurro mare Adriatico sopra un’alta rupe denominata “la Pizzuta” Il Castello fu edificato sulla parte finale dell’antico quartiere ortonese di Terravecchia, abitato dagli armatori e dai pescatori dell’epoca.
In origine il Castello Aragonese di Ortona era munito di cinque poderosi torrioni, di cui oggi ne rimangono solo quattro. Questi torrioni furono collegati da solide mura precedute da un ampio fossato, e progettati con il classico schema aragonese: forma rotonda e altamente scarpati.
Un secolo più tardi, nel XVI secolo, gli architetti militari spagnoli modificarono la struttura del castello, eliminando il mastio centrale ed aggiungendo la torre quadrangolare più piccola lungo le mura occidentali.
Passato al Regio Demanio nel 1795, fu in seguito ceduto alla famiglia dei Visci, che vi aggiunsero unità abitative e trasformarono la piazza d’armi in un lussureggiante giardino all’inglese. Qui ebbero ospitalità personaggi storici come Francesco Paolo Michetti, Gabriele d’Annunzio e Francesco Paolo Tosti.
Ceduto infine al Comune di Ortona, il castello, subì gravissimi danni nel corso della Seconda Guerra Mondiale, a cui si aggiunse il crollo di tutto il lato nord provocato nel 1946 da una frana.
Quanto oggi si vede è il risultato di mirati restauri promossi dalla soprintendenza dell’Aquila e realizzati nel 2001, durante i quali si è provveduto anche al consolidamento del colle su cui si erge il castello.
Oggi il Castello è un giardino contornato da mura e torrioni che offre bellissimi scorci paesaggistici verso il mare e verso il centro città. Nella parte più alta, si può ammirare quel che resta di una antica cisterna romana a testimonianza di quanto sia antico questo insediamento.