Basilica di San Tommaso Apostolo
La Basilica di San Tommaso Apostolo si erge al centro della città e viene costruita sulle rovine di un tempio pagano dedicato a Giano del secolo VI, subendo nei secoli distruzioni e ricostruzioni.
Dal 1258 custodisce, nella cripta, le reliquie dell’Apostolo Tommaso e la pietra tombale in calcedonio trafugati a Chios, isola dell’Egeo, da Leone, un ortonese, nel corso di un’azione militare. Intorno al 1570 diventa Cattedrale e il 23 dicembre 1859, con Bolla di Pio IX, viene insignita del titolo di Basilica Minore.
Dopo la seconda guerra mondiale, viene ricostruita.
Fortunatamente ad oggi, dell’antico splendore, sono visibili:
- i due portali del XIII secolo
- l’antica sagrestia
- la Cappella del S.S. Sacramento, decorata con i bassorilievi dell’ortonese Perez
- la Cappella di San Tommaso, adornata da ceramiche di Tommaso Cascella, dove attualmente è conservato il busto-reliquiario del Santo
Nella cripta sotto l’altare maggiore si trovano le reliquie dell’apostolo Tommaso, protettore della città, conservate in una cassetta di rame dorato, con l’ovale raffigurante l’apostolo, opera del pittore di Ortona Tommaso Alessandrini.
Ogni anno, nella prima domenica di maggio, in occasione della festa patronale si può ottenere l’indulgenza plenaria: l’evento viene celebrato con un corteo rinascimentale e la consegna delle chiavi della cripta all’Arcivescovo. La cripta viene aperta e si inizia il rito del Perdono, esponendo le reliquie. Alla Basilica è annesso il Museo Diocesano.